Unità d'Italia con grandi chef
Da Scabin a Crippa, a Boglione: menu dedicati ai 150 anni con firme d'autore. E Eataly invita 46 osterie del Paese per proporre i piatti regionali. L’Unità d’Italia si festeggia anche a tavola. E se a farla l’unità culinaria della Penisola è stato, un po’ meno di 150 anni fa il romagnolo Pellegrino Artusi, a ricordare riti e miti dei nostri fornelli per le manifestazioni di Italia 150 saranno soprattutto i piemontesi.
In corsa ci sono le nostre eccellenze, spesso alleate come nel caso di Davide Scabin (chef del Combal.Zero di Rivoli) e di Oscar Farinetti, boss di Eataly. Sono stati loro a dare il via ai festeggiamenti gastronomici dell’Unità d’Italia il 25 gennaio con una grande cena nella sede torinese del grande market del cibo. Scabin ha preparato per un centinaio di persone un menu di 18 portate, un riassunto delle cucine di tutte le zone d’Italia: «Abbiamo scelto - spiega - sei prodotti che ci sembravano i più rappresentativi della cucina italiana, quella popolare».
I cibi eletti a simbolo sono stati l’acciuga, il pomodoro, il fagiolo, lo stoccafisso, il manzo e il cioccolato. «Per ognuno di questi prodotti - continua Scabin - ho cucinato tre piatti, uno di una regione del Nord, uno del Centro e uno del Sud». Diciotto piatti alla fine, in pratica uno per regione (perché, prendendosi libertà d’artista Scabin ha riunito in un unico piatto Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige). «Un format che possiamo ripetere per chiunque voglia provare l’ebbrezza di attraversare in una sera tutta l’Italia della tavola» conclude.
Sempre a Eataly il 1 febbraio è partita un’altra iniziativa «patriottica»: ogni settimana, fino al 13 dicembre, ogni martedì (e l’appuntamento sarà ripetuto il giovedì nella tenuta di Fontanafredda) 46 osterie di tutte le regioni prepareranno una cena a tema caratteristica del loro territorio. Chiunque può partecipare, il prezzo è di 58 euro a cena, vini compresi. L’elenco è consultabile sul sito di Eataly.
Ha scelto invece di festeggiare l’Unità d’Italia con un menu «tutto pasta», piatto simbolo del Bel Paese, l’altro grande della cucina piemontese, Enrico Crippa. Nel suo Piazza Duomo ad Alba fino alla fatidica data del 17 marzo si potrà degustare il menu di 8 portate solo di maccheroni, spaghetti & co (e con «sughi» di ogni tipo e regione) per 110 euro. E anche al Castello di Grinzane Cavour si festeggerà Italia 150 anni con tre cene di grandi chef, ospiti del cuoco di casa Alessandro Boglione: si comincia giovedì 17 febbraio con il campano Gennaro Esposito della Torre del Saracino di Vico Equense a rappresentare il Sud. Il 3 marzo l’altoatesino Norbert Niederkofler sarà invece il simbolo della cucina del Nord. Infine gran finale il 17 marzo con Fulvio Pierangelini, forse il più grande cuoco italiano contemporaneo, oggi per sua scelta «nomade dei fornelli». Un’occasione da non perdere. Il costo delle cene (che saranno abbinate a vini di Gaja, Ceretto e La Spinetta) è di 120 euro a testa.
Repubblica.it - di MARCO TRABUCCO