SOS cena per il Giappone

Alla Città del Gusto 17 chef giapponesi trapiantati in Italia si uniscono per preparare un menu speciale. Il ricavato all'Ambasciata giapponese per la ricostruzione dopo il terremoto. Un mese fa un terremoto di magnitudo 8.9 uno dei più devastanti degli ultimi 150 anni e uno tsunami con onde alte oltre 10 metri hanno colpito l’area nord-orientale del Giappone.

E nuove scosse stanno facendo scattare l’allarme ogni giorno. Raccogliere fondi per aiutare il popolo nipponico a risollevarsi è l’obiettivo della cena di beneficenza “SOS Chef Giappone” organizzata - con il sostegno della Regione Lazio, di Roma Capitale, della Fondazione Italia-Giappone e dell’Ambasciata giapponese in Italia - da 17 noti chef giapponesi che vivono e lavorano ormai in Italia da diversi anni.

L’appuntamento è per domenica 17 aprile, a partire dalle ore 19, presso la città del Gusto di Roma (via Enrico Fermi, 161) dove sarà celebrato lo sposalizio nippo-italiano all’insegna della tradizione, dell’arte culinaria, dei sapori, dei gusti e della passione che contraddistinguono e uniscono da decenni i due Paesi. Dai camerieri ai sommelier che indosseranno il kimono alle tavole addobbate con composizioni floreali tipicamente giapponesi, ogni particolare è stato studiato per ricreare l’atmosfera e lo stile nipponico.

«Quando ho appreso della tragedia che ha colpito il mio Giappone - afferma lo chef di fama internazionale dell’Enoteca La Torre di Viterbo Kotara Noda - ho immediatamente avvertito l’esigenza di fare qualcosa per essere vicino ai miei connazionali. Ho coinvolto i miei amici cuochi italiani e giapponesi per organizzare insieme una cena di beneficenza».

Sono 200 i posti a disposizione e «abbiamo già raccolto 175 adesioni - spiega lo chef Francesco Pesce -. Non ci aspettavamo tanta solidarietà e soprattutto da parte di un target decisamente variegato: appassionati di enogastronomia, persone che vogliono offrire il loro piccolo contributo, numerosi giapponesi, cittadini romani e addirittura diversi siciliani, oltre alle autorità». Ma come verranno utilizzati i proventi della cena? «Devolveremo il ricavato sul conto dell’Ambasciata giapponese - afferma Pesce - perché il governo nipponico vuole gestire personalmente i fondi per poterli investire sulle priorità del Paese. E ringrazio di cuore tutte le persone e le istituzioni che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento e il Gambero Rosso che ha messo completamente a disposizione la sala, chiedendoci solo di coprire le spese del personale».

I giapponesi a Roma sono meno di 3.000, e in tutta Italia non superano i 15.000, ma i turisti sono più di un milione l’anno. Non a caso negli ultimi due anni si sono moltiplicate le attività di Roma Capitale verso il Giappone. «Questa terribile tragedia - racconta il consigliere diplomatico del sindaco Alemanno Mario Vattani - ha colpito il popolo che, paradossalmente, ha dedicato più tempo, spirito ed energia al rispetto e allo sviluppo sostenibile. Inoltre i giapponesi sono stati fra i primi ad inviare aiuti concreti in occasione del terremoto che ha colpito due anni fa L’Aquila. Oggi meritano tutta la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. Ed è per questo che abbiamo aderito all’iniziativa “SOS Chef Giappone”, a cui parteciperà il sindaco Alemanno con una numerosa rappresentanza di Roma Capitale».

Sensibilità e interesse dimostrato anche dalla cittadinanza romana che è rimasta fortemente impressionata dalla reazione coraggiosa e dallo spirito di sacrificio delle popolazioni colpite dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo. «Già poche ore dopo la catastrofe, sono arrivate centinaia di telefonate di cittadini che chiedevano cosa si poteva. Per questo - prosegue il consigliere diplomatico - abbiamo immediatamente lanciato la campagna “Coraggio Giappone” con un conto corrente dedicato alla raccolta fondi. Ma nonostante il momento difficile che questo grande Paese industriale sta vivendo - conclude Vattani - gli amici giapponesi ci hanno dimostrato che per loro vale molto di più l’amicizia e la solidarietà che stanno ricevendo da molte parti del mondo piuttosto che le donazioni raccolte».

Per informazioni contatta gli organizzatori al 366.2883509 oppure scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

di Giorgia Gazzetti - http://www.romasette.it