Antichi Sapori: cucina veronese
Debutta a Verona il libro di Maria Pia Eliodeni, che racconta l'origine delle ricette. Si può fare storia attraverso le ricette di cucina? La domanda se l'è posta Maria Pia Eliodeni, insegnante in pensione di Lavagno e appassionata di storia.
Così, dopo un'accurata ricerca sui testi e le tradizioni, raccolte dalle labbra dei più anziani, è arrivata a rispondere affermativamente a questo interrogativo.
Servendosi della ricca letteratura culinaria, delle storie, delle leggende, delle feste religiose e domestiche e dei riti agrari, Eliodeni ha analizzato le ricette della cucina veronese, alla cui base si trovano quattro ingredienti fondamentali: il pane, la polenta, l'olio e il sale. E, attraverso di esse ha iniziato il proprio viaggio alla scoperta della storia da cui le ricette sono state generate.
Così, in ogni piatto descritto, oltre agli ingredienti che lo compongono, ha trovato il paese in cui è nato, i luoghi che custodiscono le tracce delle popolazioni che a quel piatto erano legate. E, grazie a questo suo itinerario, è riuscita a capire quale legame unisca il baccalà al Concilio di Trento, la pearà alle invasioni barbariche, i fichi alle guerre puniche.
Eliodeni è fortemente convinta che «la cucina della memoria è un patrimonio da salvare, pena il rischio di estinzione. E' anche una fabbrica di emozioni, che sempre portano in un qualche luogo, in un qualche tempo, realtà ricche di persone e di vita. E' questo cos'è se non il grande affresco della storia, che non è fatta solo di guerre e di personaggi illustri?». L'autrice ha ceduto la proprietà del libro al Centro diocesano aiuto vita di Verona che opera a favore delle giovani donne in gravidanza, delle mamme con bambini in situazioni di difficoltà e che hanno bisogno di sostegno. Perciò, quanto si ricaverà dalla vendita andrà a favore di questo preciso obiettivo.
L'Arena