Chef a Teatro: cucina romagnola
Sabato 11 e domenica 12 dicembre, sul palco del Teatro Petrella di Longiano, le ricette eseguite e raccontate dal vivo da alcuni dei più rinomati chef d'Italia.Riscoprire i prodotti tipici del territorio romagnolo, con ricette eseguite e raccontate al pubblico nella cornice del Teatro Petrella di Longiano, in provincia di Forlì-Cesena.
Questi gli ingredienti della prima edizione di "Chef a Teatro", un progetto di Luca Comandini e Francesco Fichera che riunisce alcuni tra i più rinomati chef d'Italia, con l'obiettivo di far sì che il pubblico possa avvicinarsi al mondo dell'alta cucina in una modalità nuova, che valica i confini di piastre e fornelli per approdare sulle assi di legno del palcoscenico di un vero teatro.
Il ricco programma della due giorni dell'11 e 12 dicembre prevede, a partire dalle ore 20, che otto chef per serata si alternino sul palco del Teatro Petrella, per la realizzazione recitata di un piatto esclusivo. Una giuria di esperti, presieduta dal presidente Andy Luotto, decreterà il vincitore della manifestazione dopo aver assaggiato le creazioni degli chef. Per gli abbinamenti con i vini si esprimeranno nelle due serate Giancarlo Mondini, il Presidente dell'Associazione Italiana Sommelier Romagna e Luca Gardini, da poco eletto Miglior Sommelier del Mondo. Contemporaneamente, nella Sala San Girolamo, sarà possibile degustare prodotti tipici del territorio proposti da aziende locali, insieme ad una selezione delle migliori produzioni vinicole dell'Emilia Romagna.
Ma anche lo Shakti Restaurant di Francesco Fichera sarà parte integrante del programma della manifestazione. In costante collegamento audio-video diretto con il Teatro, il ristorante ospiterà nelle due serate di "Chef a Teatro" due ospiti di fama internazionale: Carlo Cracco e Marco Bistarelli (nella foto di copertina, copyright Studio Fotografico ViterboFotoCine), dietro ai fornelli per la preparazione di due cene esclusive. A presentare le due serate, Federico Quaranta (Fede) e Nicola Prudente (Tinto), direttamente dal programma Decanter di Radio2.
Fonte: La Stampa